lighting design

Fin da bambini siamo abituati a fruire dell'arte: quadri antichi, fotografie, e tutto ciò che rappresenta il bello delle immagini. Raramente, se non si ha la passione per la fotografia, ci si ferma a capire cosa sia la parte "importante" di un'opera e di una fotografia. Se la parte compositiva e di significato prevale su tutto, il secondo elemento decisivo spesso risulta essere la luce. Ce ne accorgiamo quando vogliamo postare foto sui social. La luce è fondamentale per la riuscita di un'immagine.
Un paesaggio può risultare anonimo e piatto con una luce "normale" e invece può trasformarsi in capolavoro se illuminato da una luce radente di un'alba. Un ritratto può assumere un aspetto più o meno drammatico a seconda dell'angolazione e della decisione con cui lo si illumina. Il Caravaggio fu maestro in questo, anche se la sua luce era di solito composta da un solo raggio tagliente. Alcuni registi lavorano alle riprese di film per poche ore al giorno, proprio per carpire il meglio della luce radente, al mattino e al tramonto.

Questi semplici principi sono anche una parte fondamentale del design per l'architettura d'interni. I designer e gli architetti prestano quindi attenzione progettuale anche al modo in cui cade la luce nei grandi ambienti pubblici, come un museo, una showroom, un hotel prestigioso o un locale. Il progettare certi ambienti quindi non si limita unicamente alle forme, ma anche e soprattutto alle forme in relazione alla luce, artificiale o naturale che sia.
Questi principi, seppure con tutti i limiti di luce naturale delle case già costruite, possiamo applicarli anche nel nostro appartamento per la luce artificiale.

Quando si prende in considerazione le scelte di interior design in una ristrutturazione, sicuramente si penseranno i colori, mobili, pavimenti, accessori. Ancora molti però utilizzano le luci per utilità. Casomai prestando attenzione al design e alla forma di una lampada piuttosto che al risultato che questa restituirà in termini di illuminazione. Di solito quindi, si usa la luce come un semplice metodo per avere funzionalità visiva, trascurando ciò che un'illuminazione creativa può fare in una casa. 
Nel pensare una casa, andrebbe immaginato soprattutto il genere di sensazione che si vuole dagli ambienti, elegante, informale, lussuoso, intimo, arioso, ecc. E nel pensare queste ambientazioni servirebbe immaginare il tipo di illuminazione partendo dal generale, fino ad arrivare alle luci specifiche per ogni zona.
Per questo, se non ci si vuole immergere in una pratica difficile, esistono designer della luce, cioè architetti specializzati nel come illuminare gli ambienti. Sono di solito architetti che hanno conseguito una specializzazione con corsi sulla materia della luce.
Logicamente è un investimento che ha dei costi maggiori rispetto ad un'illuminazione standard, ma non è un investimento sprecato.
Un aspetto non meno importante in questo tipo di intervento è da relazionare ad un'eventuale vendita dell'immobile. Un'illuminazione creativa e corretta potrebbe far aumentare il senso di prestigio della stessa casa e anche il suo valore percepito. Sicuramente per un compratore interessato, visitare un appartamento male illuminato darà un senso di cupezza e si dovrà contare solo sul suo spirito di immaginazione. Al contrario, una casa ben illuminata e creativa conferirà un valore aggiunto che si rifletterà sulla quotazione finale. Un buon progetto di illuminazione va quindi visto come un investimento per il futuro oltre che come un piacere per il presente.

La foto è di Image Creative Design

 

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